La ventilazione meccanica controllata rientra nei bonus? E quali percentuali di detraibilità?

Le spese sostenute per gli impianti di ventilazione meccanica controllata VMC potrebbero rientrare ed essere detratte tramite tre differenti bonus:

• Bonus casa;
• Ecobonus ordinario per la coibentazione delle strutture opache;
• Superecobonus per la coibentazione delle strutture.

Partiamo dal più semplice da ottenere:

Bonus casa

Realizzando dei lavori di recupero del patrimonio edilizio di cui all’articolo 16-bis del Tuir, fino al 31 dicembre 2024, è possibile detrarre dall’IRPEF il 50% delle spese sostenute per tali opere.

Il recupero avviene in 10 anni e le opere devono essere eseguite su immobili a destinazione residenziale, anche promiscua. L’agevolazione è nota come “bonus ristrutturazione” o “bonus casa” e concede una detrazione su una spesa massima di 96.000 €.

Tra le opere detraibili tramite il bonus ristrutturazione abbiamo gli:

• interventi di manutenzione straordinaria;
• le opere ricadenti restauro e risanamento conservativo;
• gli interventi di ristrutturazione edilizia.

Tali interventi vengono inquadrati all’interno del Testo Unico sull’Edilizia n°380 del 2001 e successive modifiche e integrazioni. In particolare, all’art. 3 comma b), gli interventi di manutenzione straordinaria vengono definiti come:

“le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici..omissis…”

Per impianti tecnologici di cui al Decreto ministeriale n.37 del 22 gennaio 2008, oltre circolare 3717/C del 2019, si intendono gli impianti elettrici, di protezione contro le scariche atmosferiche, radiotelevisivi, idrici, gas, anticendio e, all’art.1 comma c del D.M. 37/2008,

“gli impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere…omissis….e di ventilazione ed aerazione dei locali;”

Di conseguenza, gli impianti di ventilazione meccanica controllata, sia puntuali che centralizzati a singolo che a doppio flusso, rientrano a tutti gli effetti all’interno della definizione di impianto tecnologico.

Ne segue che, in base alla definizione di manutenzione straordinaria, la spesa per la realizzazione di un nuovo sistema di ventilazione o l’integrazione di uno esistente con nuovi componenti è detraibile attraverso il bonus casa.

A rafforzare quanto già espresso, e per mero tuziorismo, l’Agenzia delle Entrate, all’interno della guida sul bonus ristrutturazione, al capitolo 5 riporta tra gli interventi agevolabili sulle singole unità abitative:

“Nuovo impianto con opere edilizie esterne (canna fumaria e/o altre opere interne o esterne) per riscaldamento o ventilazione.”

Quindi, i costi sostenuti per gli impianti di ventilazione rientrano a tutti gli effetti nel bonus, sia se il sistema viene installato autonomamente, sia se realizzato all’interno di una ristrutturazione più ampia.

Per ottenere l’agevolazione è importante conservare:

• la ricevuta del pagamento dell’imposta municipale propria IMU (occorre essere in regola con i pagamenti per ottenere l’incentivo);
• pratica comunale qualora richiesta (CILA, SCIA, Permesso di costruire). Nel caso della ventilazione meccanica, la normativa nazionale non prevede alcun titolo abilitativo. In questo sarà necessario firmare e conservare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ove segnalare la data di inizio dei lavori e dichiarare che le opere eseguite ricadono nel bonus casa. Clicca qui per scaricarne un fac-simile. Attenzione, spesso per realizzare un impianto centralizzato occorre realizzare dei controsoffitti. Tale opera comporta l’abbassamento dell’altezza dei vani e quindi necessita di una CILA a firma di un professionista abilitato;
• notifica preliminare asl di cui al Dlgs 81/2008 se necessaria (richiesta qualora lavorino all’interno del cantiere più imprese anche non in contemporanea);
• fatture e ricevute dei bonifici parlanti (bonifici che, oltre a contenere i riferimenti normativi all’incentivo, articolo 16-bis del Tuir, sono completi di codice fiscale del beneficiario della detrazione, del numero di partita Iva del beneficiario del pagamento, del numero e della data della fattura);
• In caso di intervento realizzato dall’affittuario, dal comodatario o dal familiare convivente, dichiarazione di consenso alla realizzazione delle opere da parte del proprietario;
• per l’installazione della ventilazione meccanica agevolata non è richiesta la comunicazione ad Enea del risparmio conseguito;

Ecobonus e Superecobonus

Realizzando dei lavori di isolamento termico delle superfici opache di cui alla legge 296 del 2006, art. 1 c.345 (c.d. ecobonus), fino al 31 dicembre 2024, è possibile detrarre dall’IRPEF il 65% delle spese sostenute per tali interventi.

Anche in questo caso, il recupero avviene in 10 anni ma gli interventi possono essere realizzati su qualsiasi tipo di immobile, purchè riscaldato. La detrazione massima è 60.000 €.

Secondo le FAQ Enea, ricadono in questa agevolazione le spese di fornitura e posa in opera di impianti di ventilazione meccanica dotati di scambiatore di calore qualora, nonostante la correzione dei ponti termici e considerato un numero di ricambi d’aria naturale come da norme vigenti, ci sia il rischio di formazioni di muffe come da DM 26 giugno 2015.

Semplificando, qualora la coibentazione e il ricambio d’aria naturale non fossero sufficienti a scongiurare la formazione di muffe in casa e che il solo rimedio a tale problema fosse la ventilazione meccanica, allora le spese sostenute per tale sistema rientrerebbero nell’ecobonus.

Tale condizione, oltre all’ottenimento di un risparmio energetico nell’uso della VMC, deve essere asseverata da un professionista abilitato.

Le spese per la VMC ricadono nell’ecobonus, stavolta di cui al comma 347, articolo 1, Legge 296/2006, anche qualora venga sostituito un sistema di riscaldamento con un  impianto di riscaldamento ad aria integrato con la VMC. In questo caso, la detrazione massima è di 30.000 €.

Tali concetti sono estendibili al Superecobonus in caso di interventi di coibentazione e/o di sostituzione di un sistema di riscaldamento con un impianto ad aria integrato con la VMC.

Nel caso del Superecobonus, le percentuali di spesa detrabili dipendo dall’anno in cui vengono sostenute le spese e dalla tipologia di immobile:

• per i condomini, le spese sostenute nel 2023 sono detraibili al 90%, a meno che sia stato protocollato il titolo abilitativo entro il 25/11/2022 e l’assembleacondominiale abbia deliberato l’esecuzione dei lavori tra il 19 e il 24 novembre 2022; oppure sia stata protocollato il titolo abilitativo entro il 31/12/2022 e l’assemblea condominiale abbia deliberato l’esecuzione dei lavori prima del 18/11/2022. In questi due casi, l’aliquota resta al 110% anche per le spese sostenute nel 2023. Per le spese sostenute nel 2024, l’aliquota scende al 70% e per i costi affrontati nel 2025, la percentuale si riduce ulteriormente al 65%.

Infine, oltre alla documentazione richiesta per il bonus casa, occorre realizzare:

• la comunicazione ENEA da comunicare entro 90 giorni dal termine dei lavori;
• le asseverazioni di congruità delle spese e di accesso all’incentivo;
• per il solo Superecobonus, aAttestato di prestazione energentica Ape pre-intervento e post-intervento che garantisca il salto di due classi (o che attesti il raggiungimento della classe energetica piu’ alta) e visto di conformità.

Anche in questo caso occorre conservare le fatture e le ricevute dei bonifici parlanti. Bonifici completi dei medesimi contenuti elencati nel paragrafo sul bonus casa, ma eseguiti utilizzando il riferimento normativo art. 1 c. 344-347 legge 296 / 2006 (sia per l’ecobonus ordinario che per il Superecobonus).

Essendo che tali benefici devono essere asseverati da un professionista, prima di intraprendere le lavorazioni, consigliamo vivamente di confrontarsi con l’asseveratore e di di visitare i siti istituzionali dell’Agenzia delle Entrate e dell’ENEA.

Scritto da: Studio Madera